
Di Cofee si sa poco e nulla. E' certo che questo insieme di tools sia stato sviluppato da Anthony Fung un investigatore di Hong Kong, ed è altrettanto noto che si tratta di un tema caldo per gli esperti di sicurezza informatica. La stessa Microsoft ha convocato il suoi dirigenti per discutere di questo progetto. In concreto Cofee è uno strumento eseguibile da chiavetta USB in grado di superare le restrizioni di accesso di Windows e consentire in chiaro la lettura delle informazioni presenti in un computer, dai dati cifrati, alla cronologia, alle password. Proprio per queste caratteristiche il software sarebbe già in dotazione a 2000 funzionari di polizia in 15 paesi che lo utilizzano come potente strumento investigativo.
La Microsoft successivamente ha assunto il programmatore cinese inglobando il progetto. Attualmente lo promuove presso le strutture di difesa di diversi paesi nel mondo.
Questo ha sollevato un una montagna di polemiche nella rete. In quanto confermerebbe una delle tesi che alcuni sostengono da svariati anni, ovvero, la presenza di una backdoor privata all'interno del codice di Windows. La conferma di un'eventuale backdoor privata della Microsoft all'interno del codice di Windows ha sollevato un sacco di polemiche e scenari (alcuni fanta-informatici) molto interessanti:
-
Un programmatore senza scrupoli potrebbe costruire un tool simile a quello costruito dal programmatore cinese;
-
Una persona senza scrupoli, in possesso di questo tool, lo potrebbe usare per violare la privacy di un qualsiasi utente Windows;
-
Una persona senza scrupoli potrebbe usare il tool per lanciare attacchi informatici dal computer del primo che gli viene sotto tiro con conseguenti guai legali per il povero malcapitato (BotNet);
- Qualsiasi persona in possesso del tool potrebbe controllare (spiare) un'altra...
- ecc...
Per approfondire l'argomento si possono leggere questi articoli che ho trovato in giro per la rete:
Ciao, Arturu.it