"Se ci sono due o più modi di fare una cosa,
e uno di questi modi può condurre a una catastrofe,
allora qualcuno la farà in quel modo.

(Edward Murphy)

L'ascesa del software libero nella P.A.

Mar, 29/09/2009 - 00:00 -- arturu
Tux linux

Il fenomeno dell’open source continua a diffondersi nelle Pubbliche Amministrazioni (PA). Dopo anni e anni di imposizione di formati e di software proprietari incomincia a diffondersi una filosofia di condivisione e di assolutà libertà. Una delle prime amministrazioni locali a fare il passo è stata la provincia autonoma di Bolzano che ha incominciato ad utilizzare i fondi europei (vedi dettagli) per far migrare le proprie scuole dal costosissimo e incostituzionale software proprietario all’Open Source, successivamente ha incominciato ad estendere l’utilizzo all’intera amministrazione pubblica, abbattendo i costi delle licenze software del 100% (cioè l’acquisto e l’aggiornamento dei programmi), rimangono solo i costi relativi alla manutenzione. Dopo questo successo economico…

Dopo questo successo economico e costituzionale questa politica ha incominciato a diffondersi in tutte le pubbliche amministrazioni italiane come ad esempio quella della provincia di Bari che ha dato il via al progetto:

“Disegno di Legge Regionale recante norme in materia di trasformazione ed adeguamento tecnologico della Pubblica Amministrazione Regionale secondo criteri di difesa della libertà, della democrazia e della sicurezza informatica nell’era della comunicazione digitale”.

“Per la prima volta in Italia – si legge in una nota diffusa dal PRC – viene proposto un disegno di legge regionale che si propone di regolamentare e trasformare la Pubblica Amministrazione attraverso l’adozione di un altro modello di impiego e di realizzazione del software utilizzato nella Pubblica Amministrazione passando da quello proprietario, costosissimo, a codice chiuso, immodificabile e con licenza d’uso a pagamento, a quello Open Source, modificabile e quasi sempre gratuito ed adattabile ad ogni esigenza dell’utilizzatore”.

Secondo i promotori, “le ricadute positive che deriverebbero dall’approvazione di questo DDL in termini di contenimento dei costi a bilancio, di sviluppo e crescita dell’economia e dell’occupazione sono già evidenti in numerose esperienze già realizzatesi altrove nel mondo, in Italia ed in Europa. Lo stesso DDL affronta, per la prima volta attraverso un atto legislativo, anche il grave problema dell’Hardware condizionato all’uso di software ad alto costo economico e sociale”.

Su questa scia di innovazione e miglioramento (oltre ad altre PA come Puglia, Toscana ed Umbria, e presso enti locali come la provincia di Pescara o i comuni di Torino e Firenze) ieri la Regione Lombardia annuncia che migrerà al software Open Source reinderizzando i fondi risparmiati per far lavorare i giovani programmatori della regione, in questo modo si evita di mandare i propri fondi all’estero e lasciare senza lavoro altrettanti validi giovani programmatori italiani. L’intervista fatta all’autore di questo progetto si può leggere cliccando qui, invece il testo della proposta di legge si può trovare cliccando qui.

Sulla scia del fenomeno Open Source il governo recentemente ha aperto un portale dedicato all’Open che si può trovare cliccando qui. Questo nuovo portale serve principalmente per favorire la collaborazione, la cooperazione, la condivisione delle informazioni e del supporto all’Open alle diverse PA, evitando quello che è successo fino ad ora a causa dell’utilizzo del software proprietario, cioè mi riferisco a tutte quelle problematiche comuni a tutte le PA che si ripresentano spesso e che devo essere risolte in modo autonomo a causa delle restizioni di questi software, invece con l’utilizzo dei Software Open Source la soluzione di un problema viene messa a disposizione di tutti facendo risparmiare tempo e denaro in quanto la condivisione dei dati e delle conoscenze è alla base di tutto il sistema.

Un Saluto, Arturu.

PS Riflettete… E’ meglio collaborare ed essere un’unico continente che essere migliaia di isole sparse per l’oceano…