"Se ci sono due o più modi di fare una cosa,
e uno di questi modi può condurre a una catastrofe,
allora qualcuno la farà in quel modo.

(Edward Murphy)

Wireless, wi-fi, wi-max... Ma ancora viaggio con l'ISDN...

Ven, 08/10/2010 - 00:00 -- arturu
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Ultimamente nel panorama politico italiano si ritorna a discutere di connettività senza fili, tema a me molto caro che i miei lettori conoscono bene perché molto spesso me ne esco con questa tematica. In passato ho parlato di come il Wi-Max italiano sarebbe miseramente fallito a causa di scelte governative poco intelligenti, tecnologia che in altri paesi come il Giappone permette di collegarsi a fino a 200 Mbit/s con un raggio massimo di 50 Km dalla stazione (Articolo 1, Articolo 2).

Da qualche giorno il dibattito politico si è spostato sull'abrogazione dell'articolo 7 del decreto Pisanu (155/2005). L'articolo obbligava i gestori di tutti gli esercizi pubblici (internet point, bar, biblioteche, università…) che offrivano la connessione Internet alla richiesta di una speciale licenza al questore, nonché all’identificazione degli utenti tramite documento di identità. Il Decreto, tra le varie disposizioni si proponeva di impedire a dei terroristi di collegarsi alla Rete senza essere identificati, in realtà si è trasformato in un muro alla diffusione della nascente (si fa per dire) tecnologia Wi-Max in Italia. L'aspetto più grave è che questa disposizione si è dimostrata totalmente inutile, in quanto le attenzioni di molti "criminali" si sono rivolte verso gli access-point wireless dei privati (il più delle volte installati da utenti poco esperti), i "punti wireless" dei privati sono facilmente violabili consentendo l'accesso in totale anonimato a chiunque, anzi, sotto l'identità del povero malcapitato (Articolo 1, Articolo 2). Si è costruito così un falso senso di sicurezza. Siamo sicuri che nessuna rete wi-fi è stata mai violata da un "Terrorista"?! non lo sapremo mai perché tutti si sentivano sicuri e non si è indagato su questo. Forse era più saggio monitorare gli accessi anonimi con delle parole chiave tipo "bomba,innesco,c4,ecc", si è preferito alzare il tappeto e buttare la polvere sotto...

Da wired.it:

L'intenzione di Linda Lanzillotta, Paolo Gentiloni e Luca Barbareschi era quella di riaccendere i riflettori politici e istituzionali sul problema del wi-fi, il primo passo è fatto. La proposta dei tre, che mette d'accordo opposizioni e Futuro e Libertà, ha infatti trovato sostegno praticamente incondizionato alla Camera e l'ipotesi che la connessione senza fili possa proliferare indisturbata prima di Natale si fa sempre più concreta. A favore dell'abolizione dell'articolo 7 del Decreto Pisanu del 2005 si è schierata anche l'Udc, attraverso la sottoscrizione della proposta da parte di Roberto Raho. Pareri favorevoli sono arrivati anche da parte della Lega Nord e del Pdl, con una netta presa di posizione del Club della libertà. La sensibilità dell'Idv è inoltre manifesta da tempo. Quindi, se la matematica non è un'opinione e non essendo necessario mettersi a contare con calcolatrici o pallottolieri di sorta, la maggioranza c'è ed è schiacciante e l'intenzione di mettere mano al regola che prevede che chiunque si colleghi a Internet da una connessione pubblica debba essere identificato con un documento d'identità non è in discussione.

Anche se ci sono tutte le intenzioni di liberalizzare gli accessi alle wi-fi in Italia non succederà mai. Questo lo dico in tempi non sospetti con un 99% di certezza. Se ci fossero reti wireless veramente libere tutti i gestori mobili non avrebbero più ragion d'esistere, basta avere uno smartphone con il supporto wi-fi, un laptop, un iphone, ipad, iqualcosaltro e si è tutti interconnessi, la telefonata come l'sms diventerebbero preistoria!!!

In Italia, mentre noi ci preoccupiamo di liberalizzare l'accesso alle wi-fi gli altri paesi sperimentano il Wi-Max da 330 MEGABIT e le connessioni LTE ... io viaggio ancora con l'ISDN a 64kilobit, e non sono il solo...